Vangelo

Guidati dallo Spirito Santo. Pentecoste (C)

Joseph Evans commenta le letture per la Pentecoste (C) di domenica 8 giugno 2025.

Giuseppe Evans-5 giugno 2025-Tempo di lettura: 2 minuti

In questa grande festa di Pentecoste, quando lo Spirito Santo è sceso con tanta forza sulla Chiesa per avviare la sua attività missionaria, faremmo bene a considerare come nulla - assolutamente nulla - di valore accadrebbe nella nostra anima, o nella Chiesa, senza l'azione dello Spirito. Come disse una volta un famoso predicatore, senza lo Spirito la Chiesa sarebbe come un treno con tutte le sue carrozze - magari tutte ben comunicate, ognuna delle quali magari ben decorata - ma senza la sua locomotiva. Senza locomotiva non c'è movimento. Senza lo Spirito non c'è vita nella Chiesa. Ecco perché San Paolo disse ai Corinzi: "Nessuno può dire "Gesù è il Signore" se non per mezzo dello Spirito Santo". (1 Cor 12,3). In altre parole, abbiamo bisogno di essere spinti dallo Spirito anche per l'atto di fede più elementare.

Nel Vangelo di oggi, Gesù parla dello Spirito "aiutarci". o essendo il nostro "avvocato". In greco si dice paracletoche significa consigliere, consolatore, colui che è chiamato a stare al nostro fianco, colui che si mette dalla nostra parte. In diversi punti della Scrittura, vediamo lo Spirito aiutare la Chiesa e le anime ad avvicinarsi a Dio e a seguire la sua chiamata. A volte questo aiuto consiste nello spingere la Chiesa e i suoi membri all'attività missionaria. A partire dalla Pentecoste, questo è ciò che vediamo in tutti gli Atti degli Apostoli (ad esempio, At 13,1-3) e, in effetti, in tutta la storia successiva della Chiesa. Mettere in moto qualcuno significa anche aiutarlo e aiutare le persone che raggiunge. Questo può anche comportare l'aiuto a superare i nostri pregiudizi per raggiungere persone che altrimenti respingeremmo (ad esempio, Atti 10:19-20).

Altrove vediamo come lo Spirito ci "aiuta" a pregare. Come scrive San Paolo ai Romani "Allo stesso modo, lo Spirito viene in aiuto nella nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come dovremmo, ma lo Spirito stesso intercede per noi con gemiti che non si possono pronunciare". (Rm 8,26). E, come insegna la seconda lettura di oggi, lo Spirito ci aiuta, ci "conduce", ad apprezzare sempre di più la nostra condizione di figli di Dio, fino a farci gridare a Dio "Abba! (Papà!) Padre!

Infine, come dice Gesù a conclusione del Vangelo di oggi, anche lo Spirito, come il migliore dei maestri, ci aiuta a "ricordare", a prendere a cuore, tutte le parole di nostro Signore. Guidati dallo Spirito, approfondiamo l'insegnamento di Cristo: lui entra in noi e noi entriamo sempre più nella sua vita.

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