Mondo

I nuovi Annuari della Santa Sede gettano luce sui trend della Chiesa nel mondo

Aumentano dell’1% i cattolici battezzati nel mondo, raggiungendo quota 1 miliardo e 390 milioni. Cala leggermente il numero dei sacerdoti mentre aumentano del 2% a livello globale i diaconi permanenti.  

Giovanni Tridente-8 aprile 2024-Tempo di lettura: 2 minuti

Domenica delle Palme a Gerusalemme, 2023 ©OSV

Gli Annuari statistici della Santa Sede, l'"Annuarium Statisticum Ecclesiae 2022" e l'"Annuario Pontificio 2024", appena pubblicati dalla Santa Sede. Tipografia vaticanacome sempre, offrono un interessante spaccato dell'evoluzione della Chiesa cattolica nel mondo. Questi volumi, pubblicati dall'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa, sono una fonte autorevole per i fedeli e gli iniziati per analizzare le dinamiche in atto nel panorama ecclesiale internazionale.

I dati dipingono un quadro contrastante, con luci e ombre che variano a seconda delle aree geografiche. A livello globale, si è registrato un aumento di 1% nel numero di Cattolici battezzati, raggiungendo 1,39 miliardi nel 2022 rispetto a 1,376 miliardi nel 2021. Questo aumento è guidato principalmente dal continente africano, dove i fedeli sono passati da 265 a 273 milioni (+3%), mentre l'Europa rimane stabile a 286 milioni di cattolici.

Un trend positivo riguarda i Vescovi, aumentati dello 0,25% nel biennio 2021-2022, passando da 5.340 a 5.353 unità. Le crescite più significative si sono registrate in Africa (+2,1%) e in Asia (+1,4%).

Anche i diaconi permanenti continuano a crescere a livello globale, passando da 49.176 a 50.150 unità (+2% circa). I progressi più importanti si sono avuti in Africa, Asia e Oceania, dove questa figura è ancora poco diffusa ma è aumentata dell’1,1%, arrivando a 1.380 diaconi permanenti nel 2022.

Alcune criticità

Tuttavia, permangono alcune criticità. Il numero dei sacerdoti è calato di 142 unità nel 2022, passando da 407.872 a 407.730 (-0,03%), proseguendo il trend decrescente iniziato nel 2012. Questa flessione è particolarmente marcata in Europa (-1,7%) e Oceania (-1,5%), mentre Africa (da 38.570 a 39.742, +3,2%) e Asia (da 70.936 a 72.062, +1,6%) mostrano una dinamica positiva.

Analogamente, le vocazioni sacerdotali continuano a diminuire a livello globale, con i seminaristi maggiori passati da 109.811 a 108.481 unità (-1,3%). I cali più preoccupanti si registrano in Europa (da 15.416 a 14.461, -6,2%) e nelle Americhe (da 28.632 a 27.738, -3,2%). Fanno eccezione l’Africa, dove i seminaristi sono aumentati da 33.796 a 34.541 (+2,1%), e l’Oceania (da 963 a 974, +1,3%).

Anche i religiosi professi non sacerdoti sono in calo a livello globale di quasi l’1%, così come le religiose professe, scese da 608.958 a 599.228 (-1,6%). Per queste ultime si registrano diminuzioni significative in Europa (-3,5%), nelle Americhe (-2,3%) e in Oceania (-3,6%), controbilanciate solo parzialmente dagli aumenti in Africa (+1,7%) e Asia (+0,1%).

Interrogativi e sfide

Questi dati sollevano interrogativi sulle sfide che attendono la Chiesa cattolica nel prossimo futuro, soprattutto in termini di vocazioni sacerdotali e religiose, e di presenza capillare del clero e dei religiosi in alcune aree del mondo come Europa, Americhe e Oceania. Tuttavia, i segnali incoraggianti provenienti dall’Africa e dall’Asia lasciano ben sperare per una continua diffusione del messaggio cristiano in questi Continenti.

L'autoreGiovanni Tridente

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